Giovanni e Daniele Cassinari da giovani promesse della vela ad una carriera coronata con un numero di titoli mondiali europei ed italiani di cui si è perso il conto. Velisti ed Imprenditori di successo grazie ad un profilo professionale condito dall’esperienza acquisita sui campi di regata ed una capacità imprenditoriale sempre ponderata dalle scelte giuste.
Giovanni e Daniele Cassinari sono due campioni della Vela che abbiamo incontrato in banchina a Scarlino a bordo di Azzurra e Xio Hurakan. E’ facile scrivere così, ma per conquistare questo “titolo” bisogna lavorare sodo, si dall’infanzia, quando grazie al padre Valentino, i due ragazzi andavano a bordeggiare a Montisola sul Lago d’Iseo durante le vacanze estive. Per Daniele in primi passi a bordo della Star di famiglia e poi in optimist dove tutti i velisti forgiano il proprio carattere, una selezione naturale quella delle derive che qualche anno dopo portò i “Cassinari Brothers” alla vittoria dell’Europeo 470, un traguardo che pochi possono vantare nel nostro bel paese. Il ruolo di Velista-Velaio può sembrare riduttivo per due atleti che sono diventati punto di riferimento per Northsails a livello globale, dalla progettazione alla commercializzazione.
Giovanni ha calcato il circuito TP52 sin dagli inizi, sempre legato al suo amico Vasco Vascotto nei progetti della classe monotipo più performante al mondo. Daniele, già a bordo del TP52 Enfant Terrible in Orci, quest’anno è salito su Xio Hurakan per dare il suo contributo ad un progetto italiano molto interessante.
52 SUPER SERIES: Vi ritrovate in un circuito che è paragonato alla F1, come ci ci sente ad essere nell’élite mondiale della vela?
Giovanni:
“con i Tp52 ho iniziato con Vasco anni fa quando la classe era all’inizio e le barche erano diverse, sopratutto nel piano velico si usavano ancora le vele 3DL e le vele di poppa con il tangone. Poi c’è stato un periodo di stop per l’America’s Cup e dallo scorso anno sono tornato con Azzurra, dando il supporto a Juan Garay nel sail design e a bordo durante le regate nel ruolo di randista. La nuova era dei Tp52 è caratterizzata da vele più magre con un setting diverso. Lo scorso anno abbiamo cambiato qualcosa e tutti sono venuti nella nostra direzione.
Daniele:
E’ il primo anno che corro nelle 52 SUPER SERIES, ho già avuto altre esperienze sui Tp52 nelle regate off shore e devo dire che è una barca molto entusiasmante. Nelle series sono a bordo di Xio Hurakan di Giuseppe Parodi e Marco Serafini, mi occupo della randa, cercando di portare la mia esperienza al servizio del team. L’impatto è stato entusiasmante, un livello altissimo e delle regate sempre molto tirate. Non si può lasciare nulla al caso, credo sia assolutamente il circuito più competitivo e tecnico a livello mondiale su monoscafi. Insieme a Luca Catozzi di Northsails Italia stiamo lavorando in sinergia con il gruppo del sail design per fornire i feedback giornalieri al termine di ogni giornata di regate per lo sviluppo quindi delle vele. In questo circuito hai la possibilità di testare il materiale come in nessun altro ambiente. Noi siamo molto contenti perché dallo scorso anno siamo cresciuti molto, l’equipaggio ha consolidato l’esperienza fatta e stiamo prendendo le misure sui migliori.”
52 SUPER SERIES: Northsails Italia è cresciuto con voi, dapprima come elemento produttivo nell’orbita nazionale e da poco con il nuovo riassetto con degli incarichi fondamentali, quale ruolo rivesti?
Giovanni:
“Ho iniziato questo lavoro più di vent’anni fa negli Stati Uniti per apprendere le conoscenze nel settore, una volta rientrato abbiamo aperto una veleria di famiglia dove Daniele ha intrapreso dopo un pò il piano di sviluppo per la nostra azienda, finché attraverso diverse compagnie siamo approdati alla North Sails che successivamente ha acquisito la nostra azienda in cambio di quote della casa madre. Qualche anno fa con il nuovo assetto societario ci è stato chiesto di creare un nuovo equilibrio e Daniele è diventato nuovo a.d. della Northsails Italia. Io ho intrapreso nel settore della progettazione, occupandomi principalmente dello sviluppo delle barche da regata.”
Daniele:
“Come vi ha già detto mio fratello, sono entrato nel mondo della produzione delle vele grazie alla mia famiglia, siamo cresciuti insieme e dopo avere effettuato diversi cambiamenti sotto il profilo aziendale, ora rivesto il ruolo di a.d. di Northsails Italia, una struttura complessa e completa, leader a livello nazionale, rispecchiando quello è il ruolo internazionale del brand.”
52 SUPER SERIES: Questo circuito è un pò il punto di riferimento per lo sviluppo di quelle che saranno le nuove tecnologie applicate alle barche del futuro, che cosa vedremo sui campo di regata nei prossimi anni?
Giovanni:
“Questa è la formula 1 della vela, si avvicina molto alla tecnologia anche dei minimaxi. Gli Irc sono rimasti più indietro rispetto a questa classe e sicuramente prenderanno spunto da quelli che sono i nuovi profili, i nuovi setting e i numeri che queste barche creano. Se ci fossero nuove barche di produzione in classe Irc, credo che il pacchetto di sviluppo adottato sui Tp52 potrebbe tranquillamente dare dei risultati anche nelle altre categorie.”
Daniele:
“Essere un punto di riferimento per le imbarcazioni monoscafo è un ruolo fondamentale per la crescita di tutti. Trovarsi a bordo di questi bolidi ti permette di carpire segreti e peculiarità ma sopratutto di allargare la tua visione sotto il profilo dello sviluppo non solo della progettazione delle vele ma anche dei suoi applicativi tecnologici. Il 3DI è un prodotto esclusivo di Northsails che ci permette di lavorare sempre al massimo delle prestazioni. In questo circuito hai la possibilità di testare il materiale come in nessun altro ambiente, qui anche solo lo spostamento del piede d’albero di un solo millimetro cambia le prestazioni della barca.”
52 SUPER SERIES: Conosci Vasco da molti anni, da molti sei definito come il suo tornasole, è un ruolo difficile il tuo?
Giovanni:
“Conosco Vasco da molti anni, è una delle poche persone di cui posso definirmi realmente amico in un ambiente dove l’amicizia non è facile da coltivare. Ci conosciamo molto bene, abbiamo navigato tanti anni insieme e conosco quali sono i suoi up e i suoi down, così come lui conosce il miei. Abbiamo sempre avuto un buon feeling e rispetto l’uno dell’altro avendo sempre un rapporto diretto sia in ambito sportivo che di amicizia. Azzurra è un progetto importante per me, è un onore essere in questo gruppo e poter far parte di un progetto che, come detto, si può paragonare ad un team di Formula 1.
52 SUPER SERIES: Giovanni è il tuo fratello maggiore, che effetto ti fa ritrovarlo in banchina a bordo del campione in carica delle 52 SUPER SERIES e del mondo?
Daniele:
“Giovanni è il più taciturno dei due, molto riservato e sempre molto concentrato sul lavoro, è un sportivo molto serio. Ovviamente in banchina parliamo di regata, ci confrontiamo sulle nostre impressioni a fine giornata. Ovviamente parliamo anche delle nostre famiglie, umanamente c’è molto affetto e sportivamente molto rispetto, credo sia alla base di ogni rapporto.”
Nelle 52 SUPER SERIES, Giovanni e Daniele Cassinari rappresentano un punto di riferimento all’interno del proprio team. L’evoluzione ed i risultati nel comparto del Sail Design di un gruppo, passano anche attraverso le loro idee e la capacità di rendere performante il “motore” di una barca a vela!